GACKT è apparso sull’edizione di Settembre 2017 di Tokyo Weekender. Leggi la traduzione italiana qui sotto e clicca sull’immagine per leggere la rivista online e vedere tutte le foto:
GACKT: Il musicista e attore sul suo nuovo film, in uscita questo mese; perchè le persone sono così disconnesse al giorno d’oggi; e perchè si rifiuta di categorizzarsi.
Scritto da Matthew Hernon
Che lo odiate o lo amiate, non si può negare che GACKT abbia una forte presenza quando entra in una stanza. Un grande nome nell’industria dell’intrattenimento che ha più di 10 top hits consecutive di qualsiasi altro cantante uomo solista nella storia Giapponese, lui entra per la nostra intervista ad Okinawa, con una camminata importante, poi chiede al suo staff calma, prima di sedersi per rispondere alle domande sul suo ultimo film Karanukan.
E’ il suo primo ruolo da protagonista dai tempi di Moon Child ( un film che GACKT ha anche scritto) nel 2003. Si è concentrato più sulla sua musica da allora, tuttavia non vede questo come un grande ritorno.
“Non ho mai smesso di recitare” ci dice. “Ho partecipato a diversi film e drama negli ultimi anni, solo non come protagonista. Ho avuto delle offerte, ma a causa di impegni con la musica ho dovuto rifiutarle. Le riprese si Karanukan erano proprio dopo che io avevo finito un tour quindi era pianificato alla perfezione”.
Diretto da Yasuhiro Hamano, è una storia misteriosa e spirituale ambientata nell’idilliaca isola di Yaeyama in Okinawa. GACKT interpreta un famoso fotografo internazionale chiamato Hikaru Ooyama che si è spostato da Tokyo per essere più vicino alla natura e trovare qualcosa di più significativo nella vita. Sull’isola, rimane incantato da una giovane ragazza chiamata Maumi (Suzuka Kimura). Mentre le scatta delle foto, lui viene accecato da un raggio di luce e lei sparisce. Mentre Hikaru vaga per l’isola in cerca della ragazza, la sua infatuazione aumenta.
“Non direi che sono simile al mio personaggio, ma posso capire il suo modo di pensare,” ci dice GACKT. “Ha ottenuto successo nella sua professione, tuttavia si è stancato di ciò che lo circonda. Come lui, non amo le grandi città, anche se non mi muoverei così velocemente da andarmene dalla nazione. Sono una persona alquanto calma e sistemata, mentre lui è perso e irrequieto. Lui ha lasciato la capitale per riconnettersi con qualcosa di essenziale.”
“Guardatevi intorno a Tokyo e vedrete persone insoddisfatte che praticamente non sentono nulla,” continua. “E’ una malattia, non solo in Giappone, ma in tutto il mondo. Mentre la tecnologia avanza, noi diventiamo più disconnessi l’un l’altro. C’è un vuoto nei cuori delle persone ed è per questo che alcuni abitanti decidono di spostarsi in posti come Iriomote [una delle isole principali di Yaeyama usate nel film].”
GACKT ha girato tutta Okinawa, tuttavia questa era la sua prima volta nel visitare quest’area specifica e lui si è definito “esterrefatto dalla sua bellezza”.
Nato e cresciuto nella prefettura più a sud del Giappone, lui è un uomo che è chiaramente orgoglioso della sua eredità culturale. Oltre al buon tempismo, l’opportunità di lavorare vicino alla sua città di origine è stata una delle ragioni principali per cui ha accettato il ruolo in Karanukan.
“E’ stata sempre una delle mie ambizioni fare qualcosa del genere ad Okinawa a ridare qualcosa alla comunità. Penso che molte persone dell’isola si sentano così,” dice. “E’ un posto special e spirituale. In una nazione come il Giappone dove, nel complesso, le persone tendono ad essere apatiche verso la religione, gli Okinawani sono alquanto unici.
Alcuni, come la mia famiglia, decidono di venerare gli antenati mentre altri credono che ci siano Dei tutto intorno a noi, nell’oceano, negli alberi, montagne e così via. Avere una relazione con questo Dei è molto naturale.”
A differenza dallo stereotipo della celebrità giapponese, GACKT appare come un individuo dal pensiero profondo che è preparato a condividere il suo punto di vista su una vasta gamma di argomenti e non ha paura di rompere degli equilibri. Il blog che ha postato nel 2015 dove racconta di aver provato la discriminazione razziale in un ristorante di Parigi ha ricevuto ampia attenzione dalla stampa, come ha fatto anche la sua critica al governo per la mancanza di supporto verso l’industria dell’intrattenimento in Giappone.
L’ultima è un argomento che ancora gli riguarda. GACKT è apparso nel film holliwoodiano del 2011 Bunraku accanto a star come Josh Hartnett, Demi Moore e Woody Harrelson, che aveva un budget di 25 milioni di dollari. Non era grande per gli standard americani, ma era astronomico comparato alla maggior parte dei film giapponesi, incluso Karanukan. Il quarantaquattrenne intrattenitore non si aspetta che i film qui possano competere con quel tipo di cifre, ma pensa che un aiuto debba essere dato dall’alto per provare ad accorciare le distanze.
“Nei film all’estero, specialmente ad Hollywood, la produzione e il budget sono grandi rispetto a qualsiasi cosa fatta in Giappone,” GACKT dice. “Qui, l’agenda è molto stretta in termini di giorni di ripresa e le cose sono generalmente più difficili. Questo non vuol dire che non mi piaccia lavorare su film giapponesi. E’ grandioso collaborare con persone di talento che riescono a fare il meglio in una situazione difficile.”
“Il problema è quando tu guardi all’industria cinematografica qui nel complesso. Ho l’impressione che i guadagni siano bassi e sta peggiorando. Trovo questo molto preoccupante. Penso che il governo giapponese debba fare di più per offrire supporto all’industria dell’intrattenimento, non solo per quanto riguarda i film, ma anche la musica.”
Se gli si offre una scelta, GACKT preferisce lavorare su una produzione estera piuttosto che qualcosa di nazionale, anche se ammette non ci siano state molte offerte collaborative. Quando le riceve, la sua fitta agenda rende quasi impossibile poterle accettare. Lui fa molti tour, e guardando dall’esterno, sembra che lui dia la priorità alla musica prima di tutto. Quindi finalmente, li si vede più come un cantante che un attore?
“Non mi categorizzo né come uno o l’altro,” GACKT dice. “Non c’è bisogno di piazzarsi in una categoria o fare delle scelte di carriera basate su quella distinzione. Quando sono sul palco o in un film io cerco di far passare i miei pensieri al pubblico. Quindi, in breve, io non direi di essere un cantante o un attore, sono un espressionista”.
Karanukan è nei cinema a Tokyo questo mese.
Fonte: Tokyo Weekender
Traduzione: GACKT ITALIA Team
Traduzione © GACKT ITALIA
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