Il 12 febbraio sarà rilasciato il 44° singolo di GACKT. Per questo lavoro ha impiegato più di un semestre, lavoro turbato dalle difficoltà del riscriverlo e ricantarlo tanto che GACKT stesso ha detto “E’ un lavoro che voglio lasciare come testamento”. L’ultimo elaborato testo spiega “qual’è l’ultima via dell’amore?” nelle lettere, nei video, GACKT affronta ogni volta l’ “amore” Sentiva l’affetto di tutti mentre completava “P.S. I LOVE U”. Questa è la seconda volta che GACKT parla del suo mondo. Episodio 2: Dall’opinione di Nokosu Gawa, è stato composto questo episodio. Quello che è saltato fuori da questo episodio quando ho passato del tempo con i LOVERS nella terra di Bangkok.: mentre mi preparavo ad incontrare tutti i LOVERS, stavo guardando questo episodio. In questo viaggio a parte i LOVERS che partecipano ogni anno, ho bisogno di sentire nelle conversazioni “come la volta scorsa ci sono state belle sensazioni”. Quindi mi sono ricordato all’improvviso le parole che le donne dicono in quell’episodio, dopodiché solo pochi giorni di tempo gradevole e modesta gioia. Quando immaginavo di poter trascorrere con loro ancora più tempo mi sentivo triste. Per me i LOVERS sono un’importante famiglia. Perciò quando me ne sono andato, a tutte le persone a me importanti dico qualcosa, cosa dovrei lasciare? Quando dò il benvenuto alla persona amata, che parole dico? “Grazie”? oppure “sono stato felice?” Se comincio a pensare a questo non è possibile dormire. Penso a quali parole trasmettere fino all’ultimo momento della mia vita, e voi? Fatemi sapere la vostra opinione
Traduzione video:
“I pensieri affidati ad una lettera”
E’ passato solo un anno da quando…la mia ragazza morì. Morì per una malattia.
Ci siamo incontrati quasi sette anni fa. All’epoca lei era una matricola al college ed aveva una malattia cronica.
“non so se vivrò altri cinque anni…” diceva ridendo malinconicamente.
Abbiamo iniziato ad uscire consapevoli di questo fatto. Le cose andarono bene in un primo momento, ma a causa di circostanza legate al mio lavoro, è diventata una relazione a distanza (tra le regioni di Kansai e Tohoku). Anche così, ridendo, lei diceva che avrebbe viaggiato in alto per vedere me. Lei veniva da me almeno una volta al mese. Viveva con la sua famiglia, io avevo uno stipendio misero. Così, a causa di questo, era lei a venire da me. Così è stato per i primi 3 anni. la maggiorparte del tempo eravamo soli, ma eravamo anche capaci di trascorrere del tempo insieme felicemente.
Poi lei si è laureata. Tuttavia, in questo momento in cui è molto difficile avere un lavoro, sarebbe stato impossibile per lei ottenere un posto di lavoro nella regione del Kansai venendo da Tohoku. Così ha ottenuto lavoro nella sua regione d’origine, dicendo che avrebbe risparmiato i soldi per venire nel Kansai. Ho cominciato anche io a risparmiare per essere in gradi di darle il benvenuto qui.
Era passato circa un anno da quando aveva cominciato a lavorare. Fino ad allora, mi veniva a trovare ogni mese, ma a poco a poco lo spazio tra le visite ha cominciato ad estendersi a due mesi, tre mesi…
Avremmo voluto parlare al telefono ogni notte, ma da un anno e mezzo, a volte lei non voleva rispondere al telefono, Da quel momento ho subito avuto un brutto presentimento.
Io non ho genitori. Mio padre ci ha lasciati quando ero piccolo a mia madre morì per una malattia quando ero al liceo. Ecco perché i suoi genitori mi avevano preso in antipatia. Era la figlia di una famiglia relativamente benestante. Fin dall’inizio non volevano che uno come me uscisse con la loro figlia. Così un giorno suo padre mi ha chiamato.
“La condizione di mia figlia è diventata grave. Sarà in ospedale dalla prossima settimana. Non chiamare più. Per favore lasciala sola”
Ho pensato ecco…è giunto il momento. Per un po’ mi sono preoccupato sul cosa fare, ma poi ho trovato il coraggio di negoziare col mio capo.
“Per favore, fammi trasferire in un ufficio in Tohoku…” dissi. Ma la risposta è stata “NO”. Per un po’ ho cercato di parlare con la società, ma alla fine ho smesso e sono tornato nella mia città natale.
Ho venduto tutto quello che potevo per portare il minor numero di cose possibili. Ho affittato una piccola stanza vicino all’ospedale in cui era la mia ragazza. Fortunatamente avevo fatto domanda di disoccupazione e quindi ero in grado di ottenerla.
Poi, sono andato a vederla. Lei era molto sorpresa e sinceramente si è scusata dicendo “Mi dispiace”
Tutto quello che le ho detto è stato “mi sono licenziato dal mio lavoro e sono tornato nella mia città natale. Ma io mio nuovo posto di lavoro è qui vicino, così verrò a vederti appena finito”
Durante il giorno sua madre sarebbe stata in visita e non mi avrebbe lasciato entrare nella stanza. Durante i fine settimana suo padre sarebbe stato lì anche lui e non mi sarebbe stato consentito nemmeno lontanamente di entrare in stanza dalla mia ragazza. Così ho lavorato part-time in un negozio durante il fine settimana e andavo a vedere la mia ragazza nel suo poco prezioso tempo rimasto la sera dopo che erano andati via i suoi genitori. Così passavo le mie giornate.
In quel momento, le condizioni della mia ragazza erano visibilmente peggiorate. Le sue mani una volta morbide erano ossute, le guance cave, le gambe devastate completamente tanto è che era diventato difficile per lei alzarsi dal letto.
Lei piangeva spesso quando la andavo a trovare: “Mi dispiace di essere malata” “Mi dispiace che i miei genitori non ti accettino” Non ero preoccupato di questo assolutamente.
Aveva appena appetito e riceveva le sostanze nutritive esclusivamente attraverso la flebo, Ma a volte mi piacerebbe prendere le mele, le sue preferite e farle avere un sapore di succo di mela fresco. Vedere il suo sorriso era abbastanza per me. quello era abbastanza per rendermi felice.
Siccome potevo farle visita solo per brevi periodi, non abbiamo parlato molto. Tutto quello che potevo fare era tenerle la mano e darle un bacio prima di andare via. Ma era sufficiente per rendermi felice.
Penso sia stato intorno alla fine di marzo dello scorso anno. Sono andato a trovarla come sempre, ma lei era addormentata. I suoni dei bip regolari riecheggiavano nella stanza e mi hanno fatto addormentare e ho finito per dormire per circa un’ora. Con il tempo mi sono svegliato che l’orario di visite era già terminato e mi precipitai fuori dalla stanza in preda al panico. Sulla strada fuori ho notato che qualcuno era seduto sulla panchina vicino all’ascensore. Senza prestare troppa attenzione ho provato a spingere il pulsante chiamata, ma improvvisamente la persona mi ha parlato.
“Ho bisogno di parlare con te” Era il padre della mia ragazza. “Si, cosa c’è?” “Che ci fai qui?” “Vado a trovare sua figlia” “Non è quello che sto chiedendo” ” Allora?” “Perché hai lasciato il lavoro nella tua azienda?” “Allora lo sapeva?” “Come puoi andare così lontano per fare tutto questo?” “Perché? Le persone hanno bisogno di un motivo per essere accanto al proprio amato?” “…” “Io non chiedo di essere accettato. Non voglio causare alcun problema, quindi per favore lasciatemi…” “Vedo. D’ora in poi per favore, vieni a vederla senza preoccuparti di oi” “Cosa?” Sono abbastanza sicuro che la conversazione sia andata così.
Dopo questo ero in grado di andare a trovare la mia ragazza ogni giorno. Sua madre avrebbe lasciato l’ospedale un’ora prima dell’orario di visita, dandomi il suo posto accanto alla figlia. La mia ragazza mi aveva detto che erra stato il padre a dire a sua madre di fare così. Lei mi disse anche che suo padre le aveva permesso di vedermi tutte le volte che avrebbe voluto.
Ma pià o meno una settimana dopo, io stavo a casa dormendo quando suo padre mi ha chiamato. Con una voce bassa e costante mi ha detto “Per favore vieni a vederla ora. Vieni preparato”
Andai nella sua stanza con una grande fretta. Lei era lì e guardava con occhi vuoti mentre medici e infermieri circondavano il suo letto. La medicina le aveva fatto cadere tutti i capelli, le sue guance erano vuote. Un medico afferrò la mano pallida prendendole il polso. Da quando l’avevo vista la sera prima era certamente diventata più debole, sembrava irriconoscibile, ero congelato.
Un passo indietro da loro si alarono i suoi genitori, gli occhi gonfi e rossi. Suo padre mi vide e spinse sua madre. Lei mi ha condotto per mano, mettendomela intorno a quella di sua figlia dicendo “Per favore tienile la mano…” ho fatto così e pensavo che gli occhi vuoti della mia ragazza potessero accendersi. Poi lentamente mosse le labbra con un leggero movimento e metto il mio orecchio sulla sua bocca.
Era molto debole, ma lei stava dicendo “mi dispiace” più e più volte.
Non riuscivo a smettere di piangere, né potevo dire niente, le ho solo tenuto la mano e disperatamente tenuto il mio orecchio sulla sua bocca per non perdere nessuna delle sue parole. Comunque ne avevo omessa qualcuna e non potevo fare altro che stringerle la mano. qualcuno toccò la mia spalla, mi girai e vidi suo padre. Teneva la mia spalla con gli occhi iniettati di sangue fissando sua figlia. Ho provato a prendere la mano della mia ragazza e mettergliela in quella di suo padre ma lui scosse la testa “Per favore, tienile la mano, io sto bene qui.”
Non so quanto tempo passò in quel modo, la mia ragazza sussurrava “mi dispiace più e più volte ma poi ha sussurrato qualcos’altro. “**-chan (mio nome) Grazie, sono stata davvero felice”
Questo è certamente quello che ho sentito.
Furono le sue ultime parole.
In fretta i suoi genitori le prendono le mani. Quando hanno preso la sua mano hanno cominciato a versare lacrime.
Poi improvvisamente, il segnale acustico irregolare si trasformò in un suono continuo. Un medico accendeva una torcia nei suoi occhi e lentamente pronunciò che era morta.
Ho sentito la madre della mia ragazza gridare. Io e suo padre piangevamo ad alta voce. Sentivo la sua mano fredda nella mia…
Il giorno seguente suo padre mi portò i vestiti del lutto e due lettere.
“Ti prego di essere al suo fianco anche stasera” ha detto. Io sono tornato in camera mia.
Una volta nella mia stanza ho perso tutte le mie forze e appena mi sedetti, mi ricordai delle lettere che avevo in mano e le guardai.
Una era al padre, ho guardato dentro e ho visto un singolo foglio di carta scritto le parole “Mi dispiace, grazie” Questo era tutto ciò che era scritto.
La seconda lettera era indirizzata a me. All’interno le pagine erano riempite di ricordi fino al suo ricovero in ospedale. Per ogni cosa che ha scritto, ha spiegato quanto fosse stata felice e quanto si sentiva di esser stata salvata, ho pianto mentre leggevo la lettera ad alta voce.
Alla fine, questo è ciò che ha scritto:
“Anche quando morirò tu starai bene, ok? Sei veramente, veramente importante per me, quindi per favore sii felice. E’ meglio che ti trovi una nuova fidanzata” **-chan, è assolutamente necessario cercare la felicità.”
Mi sono fatto la doccia mentre gridavo, avrei potuto stare li e piangere per sempre.
quando sono uscito dalla doccia, ho messo il vestito a lutto che mi aveva dato suo padre. Per qualche ragione mi andava perfettamente. Le mie lacrime bagnavano ancora il mio viso, ma una volta che mi ero cambiato, sono andato a casa sua.
A poco a poco i parenti e conoscenti hanno iniziato a raccogliersi in casa della mia ragazza. I suoi genitori mi portarono nella stanza in cui lei giaceva e mi hanno dato il privilegio di sedermi accanto a lei. Mi hanno presentato ai loro parenti come il giovane che usciva con la figlia.
Mi è stato permesso di partecipare a tutta la notte e anche al funerale. Avevo sempre il posto più vicino alla mia ragazza. Dal momento che ero più vicino a lei io dei suoi genitori, ho provato a declinare, ma suo padre protestò “Come avremmo potuto non farti sedere in quel posto? Se sei preoccupato per noi, allora siediti lì per noi”
Ora sto lavorando presso una società che mi ha fatto conoscere suo padre. All’inizio non volevo accettare, ma il padre mi ha convinto dicendomi che non aveva nessun legame personale con la società e che io avrei potuto liberamente smettere di lavorare se avessi voluto. Così ho deciso di accettare la sua gentilezza.
Il suo ricordo rimane vivo nel mio cuore.
Credits for english translation: scalesoffibra
Italian Translation: GACKT Italia
©GACKT ITALIA
Condividi:
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)